Quando l’eczema atopico persiste anche in età adolescenziale

Nell’80% dei casi, l’eczema atopico si risolve intorno ai 7 o 8 anni di età. Tuttavia, alcuni bambini non sono altrettanto fortunati: In tutto il mondo, infatti, la malattia colpisce dal 10 al 20% degli adolescenti. In Francia, il 18% dei ragazzi tra i 7 e i 16 anni è affetto da dermatite atopica1. È inoltre importante essere consapevoli che l’eczema atopico rappresenta l’indicatore di una barriera cutanea indebolita che accompagnerà il soggetto per tutta la vita. Di conseguenza, è possibile che, per diversi anni, non si abbiano più riacutizzazioni dell’eczema per poi vederle riapparire in determinate circostanze, a qualsiasi età.

1 https://www.resoeczema.fr/eczema-atopique-en-chiffres/

Perché l’eczema è più problematico per un soggetto adolescente?

Il periodo dell’adolescenza è un momento cruciale per lo sviluppo della propria identità. Dato che sono particolarmente attenti alla propria immagine e al giudizio degli altri, per gli adolescenti la convivenza con la dermatite atopica, come nel caso di tutte le malattie della pelle visibili, può rivelarsi difficile. Il fenomeno presenta caratteristiche simili all’acne, con la differenza che l’eczema atopico è meno conosciuto.

Per saperne di più sull’eczema, leggi il nostro articolo: Riconoscere i diversi tipi di eczema

  • Dr Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologist, France
    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.

    I ragazzi tra i 15 e i 20 anni si rivolgono raramente al medico. Potrebbero sentirsi scoraggiati, soprattutto hanno sofferto di recidive di eczema per lunghi periodi. In un’età in cui prevale un certo grado di pudore, inoltre, non gradiscono essere toccati. Dovrebbero essere loro stessi a gestire la propria cura, in particolare applicando un emolliente, ma questo non avviene sempre. Soprattutto quando i ragazzi non si sentono sempre a proprio agio con i cambiamenti del proprio corpo. Tra una malattia della pelle visibile, e relazioni familiari talvolta complicate, potrebbero sentirsi intrappolati in una situazione difficile.

    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.

L’eczema è visibile!

Innanzitutto, la pelle è più porosa del normale. Non svolge la sua funzione di barriera. Diversi fattori possono stimolare la comparsa dell’eczema (freddo, cosmetici, sfregamento, tessuti, inquinamento, polline, stress...). Le chiazze di eczema rosse e spesse, inoltre, sono sempre estremamente secche e il prurito può essere intenso. Queste possono formarsi ovunque, ma durante l’adolescenza compaiono più spesso:

  • Nelle pieghe dei gomiti,
  • Dietro le ginocchia,
  • Intorno al collo,
  • Su polsi e caviglie,
  • Sulle mani.

Il mio eczema si presenta soprattutto sui gomiti, sia all’interno che all’esterno. Dà prurito e a volte mi gratto fino a sanguinare.

Fabio, 16 anni.

 

Applicare la crema tutte le volte è stancante!

Il secondo fattore da prendere in considerazione è che gli adolescenti acquisiscono sempre maggiore indipendenza rispetto ai loro genitori.

A Fabio non piace mettere la crema. Quando era piccolo, gli ho sempre applicato la crema ovunque. Da quando ha compiuto 10 anni, o giù di lì, le cose hanno iniziato a diventare più complicate. Essendo un preadolescente, dovevo rispettare i suoi limiti. Quindi si trattava più che altro di spronarlo ad applicarsi la crema da solo. È stato essenziale spiegargli chiaramente quanto fosse importante la routine legata alla crema in modo che capisse perché dovesse seguirla. Applicare la crema da solo è un’importante dimostrazione del fatto che si sta assumendo la responsabilità del proprio eczema.

Caterina, mamma di Fabio, 16 anni.

  • Joël Pacoret, Psychologist
    Joël Pacoret, Psicologo.

    Nel corso dello sviluppo adolescenziale è normale attraversare delle fasi, quali conflitto, esigenza di indipendenza, desiderio di fare le cose in maniera autonoma, ecc. I genitori possono sentirsi frustrati nel vedere che, nonostante abbiano seguito per anni il consiglio del medico, il figlio, da adolescente, non vuole sempre proseguire con la terapia. Tuttavia, è inutile forzare la questione: più si insiste, meno il ragazzo sarà propenso a seguire il trattamento. Allo stesso tempo, è importante evidenziare i momenti in cui il soggetto adolescente ha seguito la sua routine di trattamento. Questo atteggiamento si rivela particolarmente incoraggiante.

    Joël Pacoret, Psicologo.

→ Quel prurito che non va mai via...

La sensazione di prurito è intensa tanto quanto durante l’infanzia. Gli adolescenti possono incontrare difficoltà a resistere e spesso provano vergogna nel doversi grattare in pubblico. Inoltre, ai giovani spesso piace usare gli stessi prodotti dei loro amici e seguire le tendenze della moda proposte dal web o dalla televisione. Sfortunatamente, alcuni prodotti cosmetici non sono affatto adatti alla pelle atopica e possono addirittura scatenare nuove riacutizzazioni.

Poter utilizzare gli stessi prodotti di tutti gli altri è importante a questa età. Fabio è molto attento al proprio aspetto. Mi ha chiesto di comprare un gel doccia per uomini perché ne adora il profumo. È vero che può essere frustrante dover utilizzare solo prodotti privi di profumazioni. Tuttavia, gli dico di fare quello che la sua pelle gli dice.

Caterina, mamma di Fabio, 16 anni.

  • Joël Pacoret, Psychologist
    Joël Pacoret, Psicologo.

    I genitori possono suggerire che i prodotti raccomandati siano di qualità superiore ed appositamente studiati per le esigenze della pelle atopica. Per gli adolescenti, è un modo di assumere il controllo della propria routine di trattamento. Con l’andar del tempo, inoltre, questo tipo di ragionamento assumerà maggior senso.

    Joël Pacoret, Psicologo.

L’adolescenza non è un periodo facile dello sviluppo dei ragazzi, tanto per gli adolescenti stessi quanto per i genitori. È vero che i sintomi dell’eczema esacerbano tutti i consueti problemi dell’adolescenza: disturbi del sonno, sbalzi d’umore, problemi scolastici, litigi con i fratelli e talvolta anche comportamenti ribelli. La cosa più importante è mostrare agli adolescenti che li ascoltiamo e li comprendiamo.

Psychological impact of adolescents with eczema

Un giorno nella vita dei ragazzi

1. Ribelli e fatalisti

Mettiti nei suoi panni: l’eczema atopico potrebbe aver fatto parte di tutta la sua infanzia. Potrebbe credere che questa cosa che lo rende diverso dagli altri sia profondamente ingiusta, e non dimenticare quanto i ragazzi possano essere sensibili all’ingiustizia. Molti accettano la situazione e l’eczema senza problemi. Ad altri non piace mostrarlo e alcuni possono anche chiudersi in sé stessi e accettare tristemente il proprio destino. Potrebbero addirittura rinunciare all’idea che un giorno l’eczema possa risolversi e non vogliono che i genitori si preoccupino. Altri ancora si arrabbiano e si ribellano a tutto, sfociando talvolta in comportamenti pericolosi. Nessuno di questi atteggiamenti è sano, né per il ragazzo, né per la sua rete di supporto.

  • Più della metà degli adolescenti1 dicono di essere imbarazzati, infelici o tristi a causa della dermatite atopica.
  • Dr Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologist, France
    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.

    Lo sviluppo di un individuo ha la precedenza sulla cura della pelle. Alcuni pazienti adolescenti rifiutano di accettare l’eczema e non se ne prendono cura. Altri se ne vergognano e nascondono la pelle indossando abiti lunghi, a prescindere dalla stagione. In entrambi i casi, è bene lasciare che i ragazzi si assumano la responsabilità della propria pelle e ne comprendano le necessità seguendo i propri tempi.

    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.
  • Joël Pacoret, Psychologist
    Joël Pacoret, Psicologo.

    In caso di un cambiamento duraturo nell’atteggiamento del proprio figlio, è preferibile non esitare a parlarne. Discutendone, infatti, è possibile aiutarlo a pensare a sé stesso in modo diverso, piuttosto che focalizzare l’attenzione esclusivamente sull’eczema atopico. Metti in evidenza il valore delle sue abilità e capacità, le attività che gli piacciono e che lo soddisfano. Mostragli che a definirlo non è il suo eczema. C’è molto di più in lui che gioca un ruolo molto più grande nel rappresentarlo.

    Joël Pacoret, Psicologo.

2. Le conseguenze sul riposo

Il prurito aggrava tutti i tipici disturbi del sonno che possono colpire gli adolescenti. La mancanza di riposo, sommata al prurito, può renderli irritabili e di cattivo umore. Inoltre l’affaticamento cronico può comportare una scarsa capacità di concentrazione durante le lezioni, influendo negativamente sul rendimento scolastico.

  • Il 50%1 degli adolescenti colpiti da eczema non dorme bene.

Di notte, Fabio si grattava talmente forte da svegliarmi. A scuola, ci hanno detto che non riusciva a stare seduto tranquillo, ma non lo hanno mai associato alla sensazione di prurito che avvertiva. Con il senno di poi, e dopo aver consultato un dermatologo, credo che i problemi di concentrazione possano essere il risultato della necessità di grattarsi.

Caterina, mamma di Fabio, 16 anni.

Impact of eczema on sleep

3. Conseguenze sulle relazioni sociali

Le relazioni sociali, e il senso di appartenenza a un gruppo, rivestono un ruolo cruciale nel periodo dell’adolescenza. L’apparenza, inoltre, è estremamente importante a questa età, e ancora di più oggi a causa dei social network. In molti raccontano di essere stati presi in giro o emarginati ad un certo punto della loro vita scolastica. I genitori devono sempre prestare attenzione e assicurarsi che i propri figli si circondino di amici gentili che abbiano a cuore il loro benessere, in modo che non si sentano isolati.

  • Un adolescente su tre1 ammette di essere stato preso in giro o escluso dalle attività a causa della dermatite atopica.
  • Il 50% degli adolescenti1 confessa di aver saltato la scuola negli ultimi 12 mesi a causa della dermatite atopica, per una media di 15-22 giorni di scuola persi all’anno.

Mi sono grattato fino a sanguinare. Ho cercato di nascondermi perché mi vergognavo. È sempre fastidioso quando sanguina. Le persone mi guardano in maniera strana. Addirittura alcune persone mi hanno detto cose come: “Sembra che tu abbia la varicella.

Fabio, 16 anni.

Quando era più piccolo, alcune persone giudicavano la sua igiene personale. Perché non sapevano di cosa stessero parlando, tutto qui.

Caterina, mamma di Fabio.

Social impact of eczema

Quattro consigli dello psicologo Joël Pacoret

1. È importante non esitare a parlare della malattia del proprio figlio sin dall’inizio della scuola, senza per questo farne un caso speciale. Limitarsi ad informare l’insegnante e l’infermeria della scuola dei sintomi dell’eczema e del comportamento correlato può essere sufficiente per stabilire un rapporto basato sulla comprensione.

2. Gli adolescenti affetti da pelle atopica spesso patiscono in solitudine perché intrappolati in una visione idealizzata del loro rapporto con gli altri, in gran parte ispirata da ciò che vedono sui social network. C’è una tale pressione sul dover stare bene ed essere felici. I genitori devono essere pronti ad ascoltare senza essere invadenti, un equilibrio che può anche essere difficile da trovare. Gli adolescenti spesso trovano un maggiore aiuto al di fuori della sfera familiare, nonostante questo possa essere difficile da accettare per gli stessi genitori. Una persona che sta vivendo, o ha vissuto, la stessa esperienza può fornire un aiuto efficace, in un momento in cui è importante identificarsi con gli altri.

3. Un ragazzo è sempre più di un semplice problema alla pelle. Non deve avere paura di come la gente possa reagire alla sua condizione. L’obiettivo è comprendere cosa c’è che non va nella sua pelle, di cosa ha bisogno, e accettarlo. Quanto più si sentirà a suo agio con la propria pelle, tanto più sarà in grado di pensare ad altre cose senza sentire il peso dello sguardo e del giudizio degli altri.

4. Gli adolescenti hanno davvero bisogno di aiuto per elaborare la vergogna per la loro pelle e il senso di colpa. Non devono sentirsi in colpa a causa della condizione della loro pelle, perché non hanno fatto nulla di male. Quanto alla vergogna, si tratta di una combinazione di più emozioni (rabbia, paura, angoscia...) che sono correlate al modo in cui gli altri e loro stessi si vedono. Più un adolescente è bravo a spiegare il motivo della propria vergogna, più questa verrà meno. Non esitare a rivolgerti ad un professionista per un aiuto con tuo figlio.

Skin changes with age

L’eczema in età adolescenziale è un affare di famiglia

La convivenza con l’eczema atopico in età adolescenziale è difficile anche per il resto del nucleo familiare. Due genitori su cinque1 sentono che la propria vita è organizzata in funzione dell’eczema del proprio figlio. Inoltre, possono anche sentirsi abbandonati a sé stessi nella gestione del duplice problema dell’adolescenza e delle esigenze di un figlio affetto da pelle atopica. Per non parlare delle continue trattative affinché gli aspetti basilari della gestione della dermatite atopica, quali pulizia, applicazione della crema emolliente, abbigliamento adattato, dieta diventino una routine.

Inoltre, sia i genitori che i fratelli del ragazzo affetto da pelle atopica potrebbero sentire di dedicare una quantità eccessiva di tempo e di attenzione nei suoi confronti. I fratelli, in special modo, potrebbero sentire che prurito, riacutizzazioni dell’eczema e appuntamenti dal dermatologo siano diventati gli unici argomenti di conversazione e, giustamente, dubitare che i loro problemi personali non ricevano la stessa attenzione, perdendo di conseguenza la pazienza. Anche in questo caso, occorre stabilire un equilibrio.

  • Più di un quarto dei genitori di adolescenti affetti da dermatite atopica1 sente di prestare meno attenzione agli altri figli.
  • Joël Pacoret, Psychologist
    Joël Pacoret, Psicologo.

    Tra fratelli e sorelle, conflitti e sentimenti di gelosia sono normali e necessari per imparare a far parte della società. I genitori devono cercare di mantenere un equilibrio nei rapporti con i propri figli trascorrendo tempo di qualità con ognuno di loro. Anche le attività che coinvolgono tutto il nucleo familiare possono contribuire a rafforzare le relazioni. Se necessario, è anche possibile cercare l’aiuto esterno di un professionista.

    Joël Pacoret, Psicologo.

1. Tratta l’eczema per ridurre lo stress

L’eczema atopico è una patologia cronica della pelle che richiede cure a lungo termine. Utilizzare quotidianamente prodotti per la pulizia e l’idratazione adatti alla pelle atopica. Non esitare a farsi carico del trattamento del proprio figlio adolescente, accompagnandolo dal medico di famiglia o da un dermatologo, anche se grande. La dermatite atopica richiede un trattamento medico in quanto questo è il modo più efficace per ridurre il numero di riacutizzazioni così che tutti possano vivere serenamente. È inoltre possibile contattare le associazioni di genitori e condividere la propria esperienza in modo da non sentirsi soli nella gestione di eventuali difficoltà. Ogni soluzione che permetta di preservare la serenità di genitori e adolescenti è fortemente raccomandata, dallo sport alla meditazione, alla sofrologia, alla musica e allo yoga.

Consulta il nostro articolo: Soluzioni che semplificano la convivenza con l'eczema atopico

L’uso di corticosteroidi topici è cruciale in caso di riacutizzazioni. Rappresenta l’unico trattamento efficace. L’applicazione quotidiana di una crema emolliente completa il trattamento topico per lenire la pelle. Anche l’igiene è fondamentale. Da quando abbiamo iniziato ad usare un olio per la doccia ho notato una vera differenza.

Caterina, mamma di Fabio.

  • Joël Pacoret, Psychologist
    Joël Pacoret, Psicologo.

    Oggi sono disponibili numerose soluzioni, come forum, comunità online, incontri organizzati da associazioni, ecc, che aiutano i ragazzi e i genitori, a non sentirsi soli nell’affrontare la patologia e rappresentano un ottimo strumento per condividere le proprie esperienze e acquisire una prospettiva più ampia.

    Joël Pacoret, Psicologo.

2. Respingi il senso di colpa

L’eczema è spesso di origine genetica e può essere ereditario. Ma non è colpa tua! Chiunque può esserne affetto, a qualsiasi età. Dedica del tempo per spiegare dettagliatamente la dermatite atopica a tuo figlio. Dimostragli quanto è in gamba, infondendogli fiducia in sé, senza lasciarti sommergere dai sensi di colpa.

È essenziale educare il proprio figlio affinché comprenda la malattia che sta affrontando e che, questa, non è grave. Ha bisogno di sentirsi a proprio agio.  Quando era più giovane, Fabio mi diceva sempre: “Voglio essere come tutti gli altri.” Ma siamo tutti diversi. Dobbiamo accettarlo. Dobbiamo essere orgogliosi di noi stessi e delle nostre differenze. Non è qualcosa che dobbiamo nascondere, ma qualcosa con cui impariamo a convivere e che dobbiamo gestire. Qualcosa che ci fa maturare più velocemente!

Caterina, mamma di Fabio, 16 anni.

3. State uniti

L’eczema non deve costringere tuo figlio ad isolarsi. Non esitare a organizzare momenti da trascorrere tutti insieme in famiglia, coinvolgendo anche agli altri figli, in modo che si sentano amati e sostenuti. Le attività condivise permettono di rilassarsi tutti insieme oltre a distogliere l’attenzione per focalizzarla su qualcosa di diverso dall’eczema.

4. Fai in modo che tuo figlio si assuma delle responsabilità

L’adolescenza rappresenta una fase di transizione cruciale e gli adolescenti dovrebbero essere in grado di gestire da soli il proprio trattamento. Superata una certa età, è bene che non siano i genitori ad occuparsene, spalmando la crema al posto loro. Devono comprendere le esigenze della propria pelle e capire quanto l’applicazione di una crema emolliente sia importante per il proprio benessere. Istruiscili in merito agli accorgimenti adatti alla loro pelle, sia per quanto riguarda i tipi di tessuto da evitare, la doccia dopo le attività sportive o evitare il cibo spazzatura.

  • Joël Pacoret, Psychologist
    Joël Pacoret, Psicologo.

    La cosa più importante da tenere a mente è che gli adolescenti devono assumersi la responsabilità della propria pelle, essere consapevoli dei benefici offerti dalla loro crema. Hanno bisogno di diventare indipendenti. È un primo e fondamentale passo verso l’età adulta, durante la quale i genitori non potranno più essere presenti ogni giorno a ricordare loro cosa devono fare.

    Joël Pacoret, Psicologo.

Gli adolescenti con pelle atopica sono ragazzi come tutti gli altri, con punti di forza e debolezze. Una persona non è mai solo il suo problema di pelle né qualsiasi altra percezione negativa che possa avere nei confronti del proprio corpo. Ogni adolescente ha una propria personalità, punti di forza e abilità che può sviluppare mentre relega l’eczema atopico sulla sua pelle, dove deve rimanere. 

  • Sì; devono prendersi cura di sé stessi in maniera corretta al fine di ridurre la frequenza delle riacutizzazioni e vivere più serenamente.
  • Ma non devono nascondersi né rifiutare il contatto con gli altri. È ancora possibile ridere, divertirsi ed essere felici, anche quando compaiono le chiazze di eczema.

Non c’è bisogno di reagire in maniera esagerata. La dermatite atopica è una malattia della pelle che può essere gestita e non è né contagiosa né grave! Il momento più difficile è all’inizio, quando non sai cosa usare. Bisogna trovare i migliori medici specialisti e i prodotti adatti.

Caterina, mamma di Fabio.

Tutti gli adolescenti hanno bisogno di svilupparsi a modo loro, senza concentrarsi sulle proprie debolezze. Oggi, il movimento #bodypositive sui social network ha trasformato il modo in cui si guarda alle differenze fisiche, indicando la strada da intraprendere. Il modo di guardare all’aspetto fisico sta cambiando, diventando più tollerante a prescindere dal peso, dall’acne, dalla vitiligine o dall’eczema. Tanto meglio!

Quando inizi a informarti riguardo all’eczema e chiedi in giro, ti rendi conto che ne sono affette molte persone, vicine e lontane. Non esitare a parlarne apertamente con tutti quelli che ti circondano: la famiglia, gli insegnanti e i genitori di altri bambini. L’ignoranza porta alla mancanza di gentilezza, all’intolleranza e al pregiudizio. Se le persone vengono messe al corrente di quello che sta passando tuo figlio, capiscono e si dimostrano molto più empatiche e comprensive. L’unico modo per portare le persone a pensare in maniera diversa è assicurarsi che capiscano la patologia

Caterina, mamma di Fabio, 16 anni.

  • Dr Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologist, France
    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.

    La soluzione è dentro di te, ed è diversa ad ogni età.

    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.
  • Joël Pacoret, Psychologist
    Joël Pacoret, Psicologo.

    Bisogna ricordare che ogni sfida ha il suo lato positivo. In questa situazione i ragazzi acquisiranno qualità e abilità che altri potrebbero non sviluppare mai.

    Joël Pacoret, Psicologo.