In tutto il mondo, un numero sempre maggiore di bambini soffre di eczema atopico, un problema che secondo i dermatologi è oggi in forte aumento. Ne sono affetti dal 10 al 30% dei bambini nei paesi industrializzati e il numero dei casi è triplicato negli ultimi 30 anni! Il termine medico per indicare questa particolare forma di eczema è dermatite atopica (sovente abbreviato con AD). Generalmente, i sintomi si presentano intorno ai 3 mesi di età, ma possono anche comparire fin dalla nascita o molto tempo dopo. È possibile riconoscere questa malattia della pelle, molto frequente seppur non contagiosa, dalle chiazze rosse e secche sul viso e sul corpo. È possibile che compaiano piccole vesciche piene di liquido che possono essudare e lasciare delle croste. Il prurito, inoltre, è intenso! Non è una situazione facile da affrontare per un bambino, e nemmeno per i genitori.

Atopic dermatitis in infants

6 punti essenziali sull’eczema atopico

1. La dermatite atopica è spesso difficile da diagnosticare, il che potrebbe scoraggiare i genitori.

2. La dermatite atopica si sviluppa in cicli di riacutizzazioni e periodi di calma, più o meno distribuiti nel tempo. Idratare la pelle utilizzando i prodotti corretti rappresenta il modo migliore per prevenire la riacutizzazione dell’eczema.

3. L’eczema atopico NON è contagioso.

4. Può essere ereditario, come parte del patrimonio familiare o della predisposizione genetica. Se si soffre di eczema, è più probabile che anche i propri figli ne siano affetti, specialmente se anche l’altro genitore presenta una pelle atopica. Tuttavia, alcuni bambini possono soffrire di pelle atopica anche in assenza di precedenti casi all’interno del nucleo familiare.

5. Il segno caratteristico dell’eczema atopico è una pelle molto secca e porosa, simile a una spugna, che non riesce a creare una barriera nei confronti dell’ambiente. Reagisce a tutto:  freddo, prodotti per l’igiene personale non adatti, sapone, sudore, luce solare, polvere, tessuti, stress, alimenti…

6. Nei neonati e nei bambini, l’eczema deve SEMPRE essere gestito mediante un trattamento dermatologico, anche se nella maggior parte dei casi la malattia tende a scomparire prima della pubertà.

  • Dr Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologist, France
    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.

    Un trattamento e una cura della pelle adeguati sono fondamentali per affrontare questi anni caratterizzati dall’eczema, affinché il bambino non debba patirne le conseguenze.

    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.

Ricorda

Non aspettare che l’eczema si risolva da solo. Sii proattivo. Sono disponibili diverse soluzioni per contribuire alla prevenzione e al trattamento delle riacutizzazioni (inclusi i corticosteroidi topici). Non c’è davvero nessun motivo per cui un bambino debba soffrire a causa della dermatite atopica quando è possibile mantenerne sotto controllo le riacutizzazioni, rendendo così la vita più facile sia ai bambini che ai genitori!

Il mollusco contagioso è una patologia della pelle frequente nei bambini piccoli. Si risolve da sola, ma può anche peggiorare l’eczema.

“Giulia è sempre stata affetta da eczema, ma nell’ultimo anno la situazione è peggiorata. A causa del mollusco contagioso, sulle gambe ha più chiazze rosse di prima, oltre a una serie di piccoli bozzi...”

Anna, mamma di Giulia, 5 anni.

  • Dr Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologist, France
    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.

    Fortemente trasmissibile tra i bambini, il mollusco contagioso è un virus che produce piccole protuberanze che vengono chiamate papule. Se stimolata da fattori esterni, la pelle atopica non può che reagire sviluppando un eczema. Il mollusco contagioso provoca la riacutizzazione dell’eczema in corrispondenza delle papule, e ciò può anche causare l’infezione delle aree interessate nel caso in cui il bambino si gratti. Sebbene l’eczema di per sé non sia trasmissibile, le papule dei bambini rimangono contagiose finché il mollusco non scompare, cosa che di solito avviene naturalmente. In base alla gravità del mollusco contagioso, il medico può decidere di procedere alla distruzione delle papule, per esempio ricorrendo al curettage o alla crioterapia.

    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.

Non sempre ce ne rendiamo conto, ma l’eczema atopico è una patologia visibile agli altri, e questo può avere un impatto psicologico che è possibile notare anche dal comportamento dei bambini. È estremamente importante saper essere attenti e rassicuranti.

Parents with atopic baby

Alcuni bambini hanno convissuto per tutta la vita con un eczema e non hanno idea di come sia vivere altrimenti! Altri, quando crescono, imparano a riconoscere la sensazione di prurito e sgradevolezza causata da quelle chiazze rosse. Qualunque sia la loro età, di solito, l’esperienza influenza il comportamento dei bambini in un modo o nell’altro, in base alla gravita dell’eczema.

1. Il bambino si sveglia spesso durante la notte e si infastidisce facilmente

Questo rappresenta lo scenario classico tra i neonati e i bambini affetti da eczema atopico. Avvertono il bruciore e il prurito, e questo disturba il loro sonno sia di notte che durante i pisolini. Di conseguenza, non riposano a sufficienza, il che è particolarmente importante quando sono piccoli. A seconda del paziente, la stanchezza può accumularsi a tal punto che, durante il giorno, il bambino tenderà a perdere facilmente la calma, a mutare umore improvvisamente e a diventare piuttosto irritabile.

La scorsa settimana, Giulia presentava una macchia rossa che la infastidiva. Si rifiutava di andare a letto e ha voluto che le applicassi la crema sul corpo. Temeva di non riuscire a dormire a causa del suo eczema. Ho applicato un po’ di crema idratante e ha funzionato. Giulia si è tranquillizzata ed è andata a letto senza problemi.

Anna, mamma di Giulia, 5 anni

2. Il bambino non riesce a stare fermo

Anche questa è una conseguenza del prurito e del disagio causati dalle chiazze di eczema. I bambini appaiono spesso irrequieti e molto energici, si dimenano e si contorcono molto. I bambini più grandi possono avere difficoltà a stare fermi per periodi prolungati, il che può essere mal interpretato a scuola. Possono, infatti, incontrare maggiori difficoltà di concentrazione, muovendosi, grattandosi, o cambiando spesso posizione, finendo così col venir visti come irrequieti, quando in realtà sono semplicemente in preda al prurito.

3. Il bambino non è a proprio agio con sé stesso

Se la dermatite atopica è grave e persiste per mesi o anni, può influire negativamente sul modo in cui il bambino sviluppa la propria identità. La dottoressa Bourrel-Bouttaz, dermatologa, ha esaminato gli autoritratti disegnati da bambini affetti da pelle atopica, individuandone i sentimenti e le emozioni caratteristiche. I bambini si percepivano come diversi dagli altri, e potevano evidenziare una visione dolorosa del proprio corpo, che a sua volta si traduceva in una tristezza profonda, che spesso viene ben celata. I genitori dovrebbero rassicurare il bambino, fornendogli le risorse e la resilienza necessarie per fronteggiare questo tipo di situazione spiacevole.

Lo scorso anno, nel periodo del lockdown, Giulia andava raramente a scuola indossando pantaloncini o una gonna, quindi con le gambe scoperte. Quest’anno, ho intenzione di parlarle, dato che ha delle chiazze di eczema e papule dovute al mollusco contagioso, e deve imparare a smettere di sentirsi a disagio. Anche se piccoli, i bambini non sono sempre gentili. E, in ogni caso, cercherò di seguire il mio consueto atteggiamento e non ne farò un dramma.

Anna, mamma di Giulia, 5 anni.

L’eczema può avere un forte impatto psicologico

Pur non essendo grave né contagioso, l’eczema atopico può comunque sconvolgere la vita del nucleo familiare. In caso di eczema infantile, un bambino non ha altri mezzi che il pianto per comunicare un disagio, sia di giorno che durante la notte, e per i genitori diventa difficile mantenere la calma quando il proprio figlio piange tutte le notti. I bambini più grandi sono in grado di parlare del proprio malessere ma possono anche apparire irritati, tristi o iperattivi; tutti comportamenti che, comunque, possono essere mal interpretati. Pertanto, è opportuno comprendere meglio gli effetti psicologici della dermatite atopica affinché sia possibile gestirla nel modo giusto.

  • Joël Pacoret, Psychologist
    Joël Pacoret, Psicologo.

    Il punto più importante da ricordare è che migliori sono le condizioni della pelle, maggiore sarà il benessere del bambino e la probabilità che cresca in modo sano.

    Joël Pacoret, Psicologo.

Conseguenze dell’eczema atopico sulla vita del nucleo familiare

Ovviamente, i genitori sono in prima linea. Spesso, sono fisicamente esausti. Se i bambini non dormono in maniera continuativa, i genitori si ritrovano a dover passare delle brutte nottate. La stanchezza si accumula, ci si chiede per quanto tempo durerà e, pur di non cedere alla rabbia, si dà fondo a sconosciute riserve di pazienza.

Dal punto di vista psicologico, i genitori di bambini affetti da pelle atopica spesso si sentono soli e impotenti. Inoltre, in caso di eczema infantile, sviluppare un legame con il bambino può diventare a volte difficile. La diagnosi può richiedere tempo, dato che questa malattia della pelle non è ancora molto conosciuta. Numerosi genitori parlano di solitudine e confusione. Alcuni, sebbene l’eczema non sia una malattia grave, arrivano addirittura sentirsi in colpa, come se ritenessero di essere responsabili di quello che sta accadendo al bambino.

Vedere le sue gambe coperte di macchie rosse mi fa stare tanto male. Mi sento quasi impotente. Il cortisone dà sollievo, ma è meglio non usarlo sempre. Anche la crema emolliente lenisce il prurito, ma non sempre è possibile applicarla tutti i giorni, specialmente quando la pelle è infiammata. Non so mai davvero cosa fare...

Anna, mamma di Giulia, 5 anni.

Consequences on family life due to eczema in child
  • Dr Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologist, France
    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.

    È normale che i genitori si preoccupino se un figlio non sta bene. Tuttavia, la pelle atopica non è qualcosa per cui i genitori debbano sentirsi responsabili. L’eczema atopico è una conseguenza del mondo moderno su un particolare corredo genetico. Cinquant’anni fa, solo il 3% dei bambini soffriva di pelle atopica... Oggi, la questione risiede nell’ambiente e più specificamente nell’inquinamento, quest’ultimo, infatti, modifica il funzionamento dei nostri geni.

    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.
  • Joël Pacoret, Psychologist
    Joël Pacoret, Psicologa.

    La dermatite atopica è correlata a una determinata predisposizione genetica. È il risultato di una lotteria biologica e non c’è niente che i genitori possano fare per cambiarlo. La patologia causa affaticamento, ovviamente, e può anche portare a tensioni e litigi all’interno della coppia. Stanchezza e stress sono comunque elementi comuni in tutte le famiglie, a prescindere dal fatto che i bambini soffrano o meno di pelle atopica! Di conseguenza, diventa necessario saper separare gli aspetti legati alla malattia da quelli che non lo sono. Come coppia, è necessario dialogare anche per rafforzare la squadra in qualità di genitori ed essere in grado di affrontare al meglio le varie situazioni di stress. Per quanto riguarda parenti e amici, è essenziale spiegare loro i problemi dell’eczema e definire insieme una sorta di patto di base su cosa bisogna fare e cosa evitare per il bambino affetto da eczema (dieta, cura della pelle), soprattutto nei casi in cui dovranno badare al bambino in assenza dei genitori. Potrebbe non funzionare altrettanto bene come a casa, ma anche questa rappresenta un’opportunità di apprendimento, dato che non è possibile avere sempre il controllo su tutto.

    Joël Pacoret, Psicologa.

Eczema in child

1. In caso di dubbi, non esitare a consultare un medico

Non esitare a rivolgerti al tuo medico o a un dermatologo non appena noti un’eruzione sospetta che presenti tutti i segni classici dell’eczema. Vale inoltre la pena di ricordare che, presso le strutture ospedaliere sono disponibili servizi specifici per la gestione dell’eczema atopico. La diagnosi non è sempre semplice e può richiedere del tempo. La prima cosa da fare è iniziare un trattamento per l’eczema del bambino in modo che eventuali riacutizzazioni siano quanto più distanziate possibile. Inoltre è opportuno cercare di identificare qualsiasi fattore scatenante: caldo, freddo, dieta, attività, abbigliamento, detersivo, prodotti per il bagno... Tutte informazioni che possono risultare utili al medico.

È bene sapere che:

La dermatite atopica non sempre viene riconosciuta come una malattia. E, in assenza di una patologia, non può esserci un trattamento! Troppo spesso, infatti, il prurito alla pelle non viene associato all’eczema. Con il risultato che i genitori applicano corticosteroidi topici troppo tardi e non abbastanza a lungo. Perché, di fatto, non sanno quando iniziare o quando smettere.

Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa (Francia)

2. Modifica le tue abitudini

È necessario adeguare la propria vita quotidiana! 

  • Per prima cosa, assicurati di usare correttamente prodotti per il bagno e la cura della pelle che siano adatti alla pelle atopica del bambino: come per esempio un olio per la doccia delicato al posto del sapone. È importante ricordare che l’applicazione di una crema nutriente o di un balsamo emolliente dovrebbe diventare una consuetudine quotidiana per assicurare il benessere del bambino. È meglio insegnare loro buone abitudini per la salute della propria pelle fin da piccoli, in modo che possano poi diventare indipendenti e prendersi cura di sé stessi.

Soffrono spesso di riacutizzazioni, ma ho notato che applicando una crema emolliente, la loro pelle sta meglio.

Laura, mamma di Massimo, 10 anni, e Alberto, 4 anni.

È bene sapere che:

Una crema idratante a volte può pizzicare. È normale!

Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa (Francia)

Applicare una crema idratante sulla pelle irritata dalle chiazze di eczema può causare sensazioni di bruciore e pizzicore. È normale, tuttavia il trattamento non deve essere interrotto e si consiglia di non sospendere l’applicazione. È necessario applicare anche un corticosteroide topico oltre all’emolliente, fino a quando la pelle torna alla normalità.

  • Dr Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologist, France
    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.

    Applicare una crema emolliente è come lavarsi i denti. Per anni spieghiamo ai nostri figli che devono lavarsi i denti. A questo punto, obbediranno, ma occorrerà del tempo prima che il gesto diventi automatico. Lo stesso vale per la comprensione dei benefici derivanti dall’applicazione di una crema emolliente. Qualunque cosa si riesca a fare da bambini avrà un effetto a catena anche in seguito, specialmente in quei casi in cui la pelle atopica persista durante l’adolescenza o l’età adulta. È quindi importante coinvolgere il bambino e renderlo partecipe già a partire dai 4 o 5 anni, in modo che diventi un gesto automatico, abitudinario, e affinché comprenda che la crema apporta un maggiore benessere quotidiano.

    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.
  • Joël Pacoret, Psychologist
    Joël Pacoret, Psicologo.

    L’applicazione di un emolliente può rappresentare un momento speciale condiviso con il bambino. La cosa migliore è mantenere la calma entrambi, e soprattutto non impiegare troppo tempo. A volte, infatti, l’applicazione dell’emolliente non è piacevole se la pelle è irritata, ma non sempre questo il caso. La cosa più importante è trasformarla in un’attività a lungo termine e fare in modo che sia il bambino che i genitori ne comprendano il beneficio: più spesso lo si fa, meglio funziona.

    Joël Pacoret, Psicologo.
Abbigliamento Preferire un abbigliamento realizzato in materiale morbido che non pizzichi, stringa o irriti la pelle.
Reattività È importante ricordare sempre che la pelle può reagire a differenti fattori ambientali, è fondamentale tenerlo a mente soprattutto in caso di sport, attività all’aperto e hobby.

Quando le facciamo il bagno, cerchiamo di non utilizzare acqua eccessivamente calda e di asciugarla senza strofinarle la pelle, ma tamponandola. Stiamo anche attenti all’abbigliamento, scegliendo materiali morbidi e stili confortevoli.

Anna, mamma di Giulia, 5 anni.

I ragazzi non sempre amano andare in spiaggia. Il sale e la sabbia fanno pizzicare la loro pelle.

Laura, mamma di Massimo, 10 anni, e Alberto, 4 anni.

Fa parte della vita: non possiamo sempre controllare l’ambiente esterno. Allo stesso tempo, se alcune attività si rivelano troppo dolorose o imbarazzanti, è sempre possibile trovarne altre che accontentino tutti.

Joël Pacoret, psicologo.

Infine, l’eczema rischia di prendere rapidamente il sopravvento su gran parte della vita del nucleo familiare, costringendolo a seguire il ritmo delle riacutizzazioni e dei periodi di calma. Le sorelle e i fratelli di un bambino affetto potrebbero avere l’impressione che i genitori non parlino di altro, e che il loro fratello, o sorella, godano di una maggiore attenzione in casa.

  • Joël Pacoret, Psychologist
    Joël Pacoret, Psicologo.

    Benché conflitti e sentimenti di gelosia tra fratelli e sorelle siano normali, e appartengano a ciò che i bambini devono apprendere per prepararsi a vivere nella comunità, è comunque necessario, creare un equilibrio tra le relazioni, cercando di trascorrere del tempo di qualità con ognuno, individualmente. Eventi e attività che coinvolgono anche tutto il nucleo familiare sono un ottimo metodo per rafforzare i legami. Se necessario, è possibile anche rivolgersi a un professionista.

    Joël Pacoret, Psicologo.

3. Parlane

L’eczema atopico è una malattia della pelle che non tutti conoscono. È importante   spiegare la situazione al bambino, per aiutarlo a tranquillizzarsi. Parlane anche con gli amici di tuo figlio, gli insegnanti, i consulenti del campo estivo, altri membri del nucleo familiare... No; l’eczema non è contagioso e sì; il prurito può essere fastidioso e, comunque, non ha nulla a che fare con questioni di igiene. Inoltre, il prurito può anche spiegare perché il bambino può sembrare irrequieto o con sbalzi d’umore, a causa della mancanza di riposo. Tanto più il bambino si sentirà compreso, rispettato e sostenuto, tanto più facilmente riuscirà a convivere con il suo eczema. I medici dispongono di una buona conoscenza in merito a questo problema della pelle, e sono disponibili dei trattamenti efficaci. Mettendo in pratica ogni giorno consigli e suggerimenti ricevuti, sarà possibile prevenire le riacutizzazioni e semplificare la gestione dell’eczema. Ciò è fondamentale per tornare ad uno stile di vita tranquillo.

Le ho detto che l’eczema è un problema di pelle relativamente comune e che non è grave. Le dico sempre che dobbiamo mettere la crema tutti i giorni. Inoltre, non ne faccio un dramma in modo che lei non debba sentirsi sempre in colpa.

Anna, mamma di Giulia, 5 anni.

  • Dr Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologist, France
    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.

    È sempre possibile aiutare un paziente e la sua famiglia a rispondere a domande e commenti. È consigliabile discutere l’argomento a scuola con gli insegnanti e gli altri bambini. Spiegare la malattia, i sintomi e le possibili conseguenze e manifestare la volontà di parlarne o meno indica che abbiamo accettato la malattia e che siamo aperti a riguardo.

    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.
  • Joël Pacoret, Psychologist
    Joël Pacoret, Psicologo.

    Parlare fin dall’inizio con gli insegnanti e l’infermiera della scuola in merito alla malattia del bambino permette di instaurare una relazione basata sulla trasparenza. L’idea è quella di spiegare i sintomi ed assicurarsi che comprendano la necessità di un tipo specifico di assistenza da prestare al bambino, senza necessariamente trasformarlo in un caso speciale. Sono inoltre disponibili forum, comunità online e giornate informative organizzate dalle associazioni. Ciò permette di incontrare altri genitori e bambini che devono affrontare gli stessi problemi, rendendo possibile discutere e condividere le proprie esperienze, oltre a vedere le cose da una prospettiva più ampia e non sentirsi poi così soli.

    Joël Pacoret, Psicologo.

Scopri altri consigli nel nostro articolo: Soluzioni che semplificano la convivenza con l'eczema atopico

4. Gestire lo stress e la stanchezza

Eczema, stress e stanchezza spesso vanno di pari passo... Perciò è necessario trovare un modo per organizzarsi e non sentirsi esausti. Il bambino ha bisogno di genitori in forma che lo aiutino a crescere e lo rassicurino. In caso di notti particolarmente difficili, è possibile alternarsi nel turno di notte in modo che entrambi i genitori possano riposare. È, inoltre, possibile anche fare un sonnellino il giorno dopo. È opportuno tenere l’eczema fuori da qualsiasi discussione. Nel caso di genitori single, se possibile, chiedere alla propria famiglia di collaborare di tanto in tanto, in modo da avere la possibilità di riposare. E non esitare a comunicare al bambino la propria necessità di dormire. È bene prendersi cura di sé stessi e, per quanto possibile, concedersi momenti di tregua, magari svolgendo attività piacevoli e in grado aiutare a rilassarsi, quali yoga, meditazione, sport... E non c’è nulla di cui vergognarsi, nel rivolgersi ad uno psicologo che possa aiutare a gestire la situazione e fornire consigli per la vita quotidiana. Come complemento al trattamento medico, la medicina alternativa può contribuire a ridurre i livelli di stress in casa, e questo è particolarmente importante dal momento che anche lo stress può scatenare nuove riacutizzazioni.

5. Non sentirti in colpa

Non biasimarti. Non è colpa tua. Cerca di dare il giusto peso alla situazione. Non è sempre facile, ma è possibile trattare la dermatite atopica e migliorare le cose. Prova a contattare le associazioni di genitori che sono in grado di offrire ogni tipo di consiglio.

Una delle mie amiche mi ha fatto sentire male quando ha visto le gambe di Giulia. “Falla curare immediatamente. Non puoi lasciarla in questo stato. Lo trasmetterà al fratellino. La prenderanno tutti in giro a scuola.” Mi sono difesa dicendole che seguo il consiglio del medico. Non è stata una visita particolarmente piacevole. Mi rassicuro ripetendomi che l’eczema di Giulia è accentuato a causa del mollusco contagioso. Che se ne andrà presto e non sarà che un brutto ricordo.

Anna, mamma di Giulia, 5 anni.

  • Joël Pacoret, Psychologist
    Joël Pacoret, Psicologo.

    Quando le persone vicine fanno un commento offensivo o doloroso, anche se non di proposito, provare a parlarne aiuta a chiarire la situazione e impedire che accada di nuovo.

    Joël Pacoret, Psicologo.
  • Dr Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologist, France
    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.

    Ancora una volta, i genitori non hanno alcuna colpa. Bisogna ricordare che si tratta di una malattia cronica, la cui gestione viene affidata ai genitori e non ad un professionista sanitario. I genitori ne gestiscono ogni aspetto. Pertanto, è fondamentale rassicurarli riguardo a quanto bene si stanno prendendo cura dei loro bambini e all’utilizzo dei prodotti. Inoltre, si è costretti a imparare dei nuovi gesti da compiere, e questo può essere fonte di ulteriore stress. Anche i genitori hanno bisogno di sentirsi dire che si stanno comportando bene.

    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.

6. Aiuta lo sviluppo del bambino

Il bambino ha bisogno dell’aiuto dei genitori affinché sviluppi un’immagine positiva di sé, fin dalla più tenera età. I bambini affetti da pelle atopica, infatti, si sentono sovente meno a proprio agio con sé stessi o rifiutati dagli altri bambini. Valorizza i loro punti di forza e ciò che li rende speciali, e che può aiutare la loro autostima: sport, musica, pittura, cucina o qualsiasi altra attività di cui sono appassionati. In questo modo si dimenticheranno del prurito divertendosi. Dedica loro del tempo, coccolandoli e abbracciandoli, anche in presenza di chiazze di eczema. Mantieni il contatto fisico con la loro pelle.

La cosa più importante di tutte è applicare la crema ed evitare di trasformare l’eczema in un dramma. Giulia ha bisogno di essere rassicurata e distratta, anche quando il suo eczema è presente.

Anna, mamma di Giulia, 5 anni.

  • Dr Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologist, France
    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.

    Fin dalle prime ore di vita, il bisogno di sicurezza viene soddisfatto attraverso il tatto e il contatto con la pelle. È stato dimostrato che accarezzare la pelle attiva una particolare area del cervello che genera nel bambino una sensazione di sicurezza duratura.

    Dott.ssa Magali Bourrel-Bouttaz, Dermatologa.
  • Joël Pacoret, Psychologist
    Joël Pacoret, Psicologo.

    Se si nota un cambiamento persistente nel comportamento del bambino, bisogna provare a parlargli. Il bambino, infatti, ha bisogno di aiuto per potersi vedere a prescindere dall’eczema, poiché ha anche attitudini, abilità e altri doni. Un bambino è ben più della sua pelle atopica.

    Joël Pacoret, Psicologo.
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7. Tante ragioni per rimanere ottimisti

Nei momenti in cui tu o tuo figlio vi sentite abbattuti, ricorda ciò che è più importante. L’eczema atopico non è né grave né contagioso. È una malattia che, se opportunamente gestita, permette al bambino di condurre una vita normale, proprio come tutti i suoi amici. La formazione terapeutica viene messa a disposizione proprio per questo motivo: affinché i genitori possano avere fiducia in chi li assiste, nel trattamento e in sé stessi. In particolare, due atteggiamenti consentono di raggiungere un’efficacia migliore:

Innanzitutto, è necessario attenersi quanto più possibile al trattamento dermatologico previsto per questa malattia, che si basa su tre prodotti chiave: un detergente, un emolliente e corticosteroidi topici.

  • Come trattamento quotidiano, seguire una routine che includa detergente ed emolliente, utilizzando prodotti specifici e adatti alla pelle del bambino
  • In caso di riacutizzazione, proseguire con la routine con detergente e crema emolliente e applicare anche il trattamento prescritto dal dermatologo.

 

Consiglio: Non esitare a chiedere di poter prendere parte a un programma di formazione terapeutica. In questo modo sarà possibile comprendere la pelle atopica e i benefici derivanti dai trattamenti e dalle cure quotidiane.

In secondo luogo, occorre aiutare il bambino in ogni modo possibile a superare il proprio eczema in modo che possa continuare a crescere con positività. Affrontare questo genere di difficoltà permette di sviluppare forza di carattere, resilienza e resistenza che aiutano enormemente a fronteggiare le varie sfide della vita. Questi sono tutti vantaggi chiave per il futuro!

  • Joël Pacoret, Psychologist
    Joël Pacoret, Psicologo.

    Ci sono sempre aspetti positivi da trarre da qualsiasi situazione. Il bambino può sviluppare abilità e capacità che potrebbero essere precluse ad altri bambini.

    Joël Pacoret, Psicologo.